DI GIORGIA GUGLIELMINO

In un panorama Italiano sovrastato da una quantità di problemi più certi che incerti, noi comuni cittadini vogliamo aggiungere altra “carne al fuoco”, non  per fomentare indignazione e sollevare inutili polemiche, ma per portare alla luce ciò che è successo e continuamente continua a succedere attraverso una reale visione di fatti concreti e oggettivi.

Aggiungiamo “carne al fuoco” perché questa carne sembra non essere stata importante per l’ex Premier Renzi, se pur la sua attenzione è stata sollecitata in maniera costante; chissà se Renzi è in grado di cucinare; ci chiediamo ciò perché anche un cuoco amatoriale sa che a tenere troppo gli alimenti sul fuoco prima o poi si bruciano….

Arriviamo al nocciolo (restando in tema di alimenti) del problema…

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la parola “disabilità”, nel modo seguente:

“La conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo”

All’interno della nostra Costituzione, la stessa di cui ultimamente si è tanto chiacchierato, seppur non esplicitamente, viene elargita una protezione costituzionale adeguata in favore dei soggetti deboli, attraverso il perseguimento continuo dell’inclusione sociale e la partecipazione non solo diretta ma soprattutto ATTIVA del disabile (art. 2, 3 Cost.).

Non bisogna DISCRIMINARE nessuno, questo è richiesto dalla legge fondamentale del nostro Stato, cercando di far fruire a tutti i cittadini di condizioni minime per un’esistenza libera, dignitosa e perché no, aggiungerei EFFICIENTE.

Per garantire nel migliore dei modi una vita degna di essere vissuta ci sono in vigore numerosi strumenti tra cui il cosiddetto “NOMENCLATORE TARIFFARIO”,  “documento emanato che periodicamente DOVREBBE essere aggiornato dal Ministero della Salute che stabilisce la tipologia e le modalità di fornitura di protesi e ausili a carico del Servizio Sanitario Nazionale”.

Ebbene questo strumento INDISPENSABILE per chi porta con sé disabilità, dovrebbe essere aggiornato ogni 3 anni, invece al momento non viene aggiornato da bene 17 anni, e il numero di anni accumulati tende ad aumentare…

In 17 anni quante invenzioni tecnologiche sono state inserite sul mercato e oggi in dotazione a ogni cittadino NORMODOTATO?

Per capirci, 17 anni fa, quindi nel 1999, i telefoni cellulari con la fotocamera o con i dispaly a colori erano l’ultimo grido in fatto di tecnologia avanzata, nel 2016 i giapponesi utilizzano il cellulare sotto la doccia perché dispositivi ormai impermeabili, nel 1999 il dispaly touch non si credeva potesse essere inventato e invece nel 2016 facciamo a gara a chi ha più pollici sul telefono, el 1999 il meccanismo di frenata automatizzata sulle autovetture era un miraggio eppure al giorno d’oggi se ti distrai a guardare la vetrina di un negozio la tua macchina ti “salva”…

Noi comuni esseri umani abbiamo quindi continuato la nostra scalata verso il miglioramento tecnologico, ma chi disabile ha fermato la sua evoluzione al 1999; sarà una nuova invenzione la macchina del tempo ?

DISUGUAGLIANZA, RAZZISMO e peggio ancora DISINTERESSE…

Senza bisogno di grandi trattati psico-pedagogici ogni individuo dotato di logicità può ben capire che di per sé la vita, non solo di un soggetto disabile, ma della totalità della famiglia che si prende cura di esso, é estremamente delicata e inevitabilmente risente quotidianamente di un fardello non facile da sostenere; cosa succede se l’ente che per eccellenza dovrebbe provvedere ai bisogni primari si “dimentica” dei propri figli?

Sembra proprio che in uno Stato come il nostro possano esistere cittadini di serie A e di serie B.

Psicologicamente questo tipo di situazione risulta frustrante non solo per il soggetto interessato ma anche per i cosiddetti caregiver, coloro che si “prendono cura”, quindi tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile. I caregiver familiari sono spesso profili umani posti decisamente in secondo piano rispetto all’accudito, spesso restano al di fuori dell’attenzione, anche se la loro attività è fondamentale. Immaginate quanto coraggio e tenacia necessita l’ assiduità del loro “lavoro”; si tratta di persone non di rado stanche, frustrate, ma nonostante tutto intenzionate a rendere la vita dei propri amati la più dignitosa possibile; le loro condizioni psicologiche però non vengono considerate abbastanza, prima di tutto da loro stessi che non hanno il tempo, le energie e il denaro per curare sé, e in secondo aspetto dallo Stato.

“Il grado di civiltà di un Paese si misura in base all’attenzione che viene data ai più deboli”!

Che attenzione ci può essere in un Governo che per 2 anni promette e poi abbandona tutto a Palazzo Ghigi ?

L’ex Presidente del Consiglio dei Ministri si dichiara “morto” senza la possibilità di inviare sms, come si dovrebbe sentire un soggetto privato della possibilità di poter comunicare, di esprimersi liberamente, di dover faticare per dire un semplice si o al contrario per poter far notare che una determinata azione gli crea disagio o dolore.

Chi é cosa per avere il diritto di privare un altro essere vivente del diritto di esprimersi, di cantare, urlare… chi siete voi per TAPPARGLI la bocca…

Tutte le voci hanno diritto di esistere e lo Stato DOVREBBE rappresentare un palco sul quale poter vivere LIBERAMENTE al massimo delle possibilità, invece proprio come uno sport differenziamo serie A e serie B, chissà se qualcuno é trattato anche da serie C.

Potendo analizzare il comportamento di Renzi non possiamo che affermare necessariamente la MALA FEDE dell’interlocutore in discussione, in primis perché un impegno rimane tale fino a quando non viene portato a termine, in sostanza una promessa é un promessa, e in secondo luogo perché una delle campagne dell’ex premier era indubbiamente la salvaguardia dei diritti dei più deboli; ma evidentemente il termine DEMAGOGIA che RIPETUTAMENTE ha utilizzato (“Degenerazione della democrazia, per la quale al normale dibattito politico si sostituisce una propaganda esclusivamente lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali delle masse, allo scopo di mantenere o conquistare il potere”) inconsciamente é riferita alla sua campagna, al suo modo di interpretare la politica è in ultimo al suo modo di essere.

Prima di pensare di modificare la possibile parte “sbagliata” della Costituzione, forse e solo forse, bisognerebbe di cercare di mettere in pratica la parte “bella” della Costituzione.

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