DI: MICHELE TOSO – GIORGIA GUGLIELMINO
L’ ormai Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, durante la trasmissione “L’aria che tira” in data ante-referendaria si augurava la vittoria del Sì e dichiarava che, in caso vincesse il No, tutti i parlamentari dovrebbero prenderne atto e non proseguire nel loro mandato, lei in primis.
Ebbene, il NO vinceva clamorosamente e…. TA TAAAAN l’On. Fedeli ha incoerentemente accettato la carica di Ministro dell’Istruzione, restando ben ancorata al seggiolone.
Adesso, per come sono andate le cose, potrebbe essere molto facile pensare che la Ministra in quella trasmissione (e chissà quante altre volte) abbia preso spudoratamente in giro tutti gli italiani denotando una forte mancanza di rispetto nei confronti dell’intelligenza del popolo elettore.
Per poter confermare o confutare quanto appena detto , come al solito, è utile avvalersi dell’interpretazione dei segnali inconsci che emergono dal video presente in questo articolo e cerco di capire se le dichiarazioni di intenti fatte, ma tutt’altro che eseguite, venivano mosse in buona fede o meno.
La Ministra dice di usare in autonomia il suo pensiero e la sua testa, però al sec. 0:25, subito dopo tale affermazione esegue quello che qualche professionista d’oltre Oceano chiama “anchor point movement” ovvero per un istante cambia punto d’appoggio del corpo sulla sedia, nel contempo esegue anche una più profonda ispirazione e batte gli occhi con una maggiore frequenza. Questi, nel suo insieme, possono darci il forte indizio che in quel momento il soggetto stesse inconsciamente cercando di ridurre l’ansia provata. Quali potrebbero essere le cause di quest’ansia? Forse il fatto di mentire davanti a telecamere dietro le quali vi erano centinaia di migliaia di italiani?
L’esito dell’affidabilità delle dichiarazioni fatte nel video in esame è spiacevolmente negativo e lo hanno confermato i fatti.
L’aggettivo più consono da utilizzare dovrebbe essere SCANDALOSO, è fondamentale far notare come possa essere “corruttibile l’animo umano”, c’è effettivamente da chiedersi se nel momento in cui la nuova MINISTRA pronunciasse queste parole non avesse tenuto minimamente conto che qualcuno la potesse incaricare un giorno di tale prestigiosa “missione” e lei COERENTEMENTE avrebbe dovuto prendere una decisione.
Dove vogliamo arrivare ? Dove stiamo arrivando ? Quanto ancora ci deve essere negato prima che ogni italiano si possa definire LIBERO di esprimere un voto o compiere una scelta?
Dal punto di vista psicologico frustrazione e rabbia accrescono un’irrequietezza non indifferente in ogni cittadino che crede nel diritto al voto e nei principi, teoricamente, inviolabili dei cittadini. Il problema insorge drasticamente quando i rappresentanti del popolo non mantengono ciò che promettono, non sono esempio incorruttibile di integrità morale, scaldano poltrone e ancor peggio se ne fregano del volere dell’intera Nazione. Nella normalità si comporta in questa maniera chi non è abituato a salire sulla “giostra” e nel momento in cui né ha la possibilità non si schioda e continua a farsi i suoi comodi giri.
Con il termine “INCOERENZA”, termine che si addice perfettamente al caso, si indica l’uso di un’affermazione contraddittoria con altre, atto incoerente. Augurandoci che la nostra neo Ministra non soffra di disturbo dell’ideazione, tipico della schizofrenia, caratterizzato dal susseguirsi di idee senza alcuna continuità e nesso logico, ci chiediamo il perché di tanti buoni propositi mai concretizzati (come abbandonare la poltrona). La persona coerente è cosciente del fatto che possa cambiare idea, ma la differenza sta nell’AMMISSIONE e nella conseguenziale MOTIVAZIONE che hanno indotto la persona a un cambio direzionale. Non si può di certo affermare, per quanto visto fino ad ora, che Fedeli sia dotata di un carattere deciso e convinto, assomiglia più che altro ad una banderuola, così cambia il vento così cambiano le idee.
Cara Ministra se lei fosse stata coerente e giusta la sua poltrona non sarebbe rimasta vuota e fredda, qualcuno probabilmente, più “dotato”, l’avrebbe ben volentieri riscaldata, ma con rammarico ci toccherà aspettare il 2018… almeno speriamo nell’arrivo di una LAUREA !
Fonte immagine:L’Huffington Post